Diario dal #cps2022

“LE RADICI E LE ALI”

a cura di Settimio Severo

“Proprio come un albero che vive in mezzo agli alberi
Mi sento quando giro per il mondo”

Così cantava Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, nel singolo “L’albero” tratto dall’album “Lorenzo “Jova” Cherubini” del 1997! E così, ieri a Pontremoli, abbiamo provato a sentirci noi nel primo giorno di convivialità e festa del Campo Studio e Programmazione 2022 (#CSP22) che ha, come tema centrale, quello dell’intergenerazionalità.

L’albero, come l’intergenerazionalità, è un elemento essenziale per la vita e lo sviluppo di ogni società umana fondendo, in un unico “corpo”, radici profonde e chiome verdi che si spingono verso il cielo.

Ogni parte dell’albero è viva,
ogni parte dell’albero è vita,
ogni parte dell’albero ha un senso solo se riferita al suo insieme,
ogni parte dell’albero offre tutta se stessa nella sua particolare peculiarità.

Anche se ci sono parti più visibili e parti meno visibili non ci sono parte più degne e parti meno degne….

Alle radici, che cercano stabilità e nutrimento nelle profondità più scure della terra, fanno eco le foglie che si schiudono al cielo mentre, leggere e gioiose, rispondono al soffio del vento raccogliendo energia dal sole per poi lasciarsi andare e diventare semi in altri luoghi.

Il tronco offre rifugio per uccelli mentre la chioma ombra e fresco per le persone che vogliono goderne.

Qualcuno di noi può dire che una parte ha meno senso dell’altra?

Senza gli alberi noi non potremmo vivere perché mancherebbe un sistema di scambio fondamentale, mancherebbe un motore “relazionale” essenziale per noi.

E’ senza un rinnovato rapporto intergenerazionale potremmo vivere? Senza un continuo flusso di vita che vivifica dalla radice più profonda fino all’ultima foglia che gratta il cielo potremmo guardare al futuro con speranza?

Sono un po’ queste le sensazioni che mi sono venute in mente mentre ieri, concludendo la presentazione delle canzoni che introducevano il #CSP22, mi è caduto l’occhio su questo maestoso albero che vedete in foto.

Ho cercato, per quanto mi fosse possibile, di trasformare quelle sensazioni in parole con la speranza che, il paragone, diventi un modo per comprendere meglio il tema di quest’anno e la forza vitale della nostra associazione che, nelle radici e nelle sue ali, può trovare il modo di viaggiare lontano pur rimanendo salda nei propri principi fondanti.

Andare di qua e di là, sconfinare allegramente
Farmi un po’ ogni tipo di esperienza
Incontrare gente, allargare le vedute
E allenare pure un po’ l’intelligenza
Senza mai scordare cosa sono, da dove vengo
E pure dove voglio andare
Con le mie radici belle salde nel terreno
Io coi rami, io mi posso allontanare


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Pubblicato da aconti77

Figlio, Padre, Marito... vicepresidente adulti di Azione Cattolica della mia diocesi (Massa Carrara - Pontremoli) in perenne battaglia tra l'Idea e la realtà tendendo alla prima ma vivendo, con entrambe le gambe, nella seconda. Respiro ed è già abbastanza!

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